La raccolta differenziata consiste in un sistema di prelevamento dei rifiuti che sono stati precedentemente raggruppati in base alla tipologia dei materiali, compresa anche la frazione umida organica. Lo scopo è destinarli al riciclaggio tramite separazione magnetica e quindi alla riutilizzazione delle loro materie prime costitutive.
Essa risponde a due differenti tipologie di problemi collegati all’aumento esponenziale della produzione dei rifiuti:
- Da un lato consente una diminuzione nel consumo di materie prime conseguente al riciclo.
- Dall’altro garantisce una riduzione della massa di rifiuti destinati agli inceneritori ed alle discariche, con conseguente basso impatto ambientale.
I rifiuti domestici
Viene definito “rifiuto” un qualsiasi prodotto del quale il possessore desideri, oppure abbia l’obbligo, di disfarsi.
I rifiuti casalinghi comprendono tutte quelle sostanze e oggetti di svariata natura che vengono prodotti in ambito domestico; la loro quantità dipende da numerosi fattori. Innanzi tutto dal numero di persone componenti il nucleo famigliare, poi dal genere della loro attività lavorativa e dal tempo che essi trascorrono fuori da casa; un altra variabile è rappresentata dal tipo di abitazione, se fornita di giardino o altra area esterna; inoltre è fondamentale valutare anche l’eventuale presenza di animali conviventi.
Una famiglia di quattro persone produce una massa di rifiuti molto superiore a quella di una persona singola; così come una continua permanenza tra le mura domestiche è fonte di consumi elevati rispetto ad individui che trascorrono la giornata fuori dalla propria abitazione.
La presenza di animali domestici incrementa notevolmente la produzione di rifiuti, soprattutto per quanto riguarda l’organico; le loro deiezioni, infatti, fanno parte di questa tipologia e devono venire eliminate come tali.
Anche i giardini producono rifiuti di tipo organico: tutti i residui di potatura delle piante, di falciatura dei prati, così come il terriccio, la foglie o i fiori secchi vengono classificati come materiale biologico organico.
Pertanto i rifiuti domestici sono molto vari e, indipendentemente dal loro impatto quantitativo, richiedono un’attenta selezione qualitativa.
In alcuni casi la mancanza di tempo, ma soprattutto la scarsa coscienza civile, spinge i cittadini a non separare i loro rifiuti, optando per una molto più semplicistica “raccolta indifferenziata”; questo significa che i rifiuti vengono eliminati con un’unico sacco, dove sono accumulati tutti i prodotti da eliminare senza alcuna distinzione.
In realtà i contenitori per l’indifferenziata dovrebbero essere utilizzati soltanto per ben determinati prodotti, la cui tipologia è specificata nel regolamento della raccolta rifiuti.
Come avviene la raccolta differenziata
I rifiuti casalinghi vengono separati “a monte” in:
- carta
- plastica
- vetro
- metalli ed alluminio
- materiale organico
…per poi venire inseriti in contenitori specifici e raccolti dagli operatori con il metodo “porta a porta”, consistente nel prelevare presso le singole abitazioni oppure i condomini gli involucri dei rifiuti.
In questo modo la separazione effettuata già a livello domestico determina una prima importantissima selezione che ha lo scopo di facilitare il lavoro degli addetti allo smaltimento.
A seconda delle singole regioni sono vigenti differenti normative riguardanti tale raccolta differenziata. In alcuni casi infatti vengono impiegati dei piccoli contenitori, di colore differente a seconda del tipo di rifiuto, che sono posizionati all’esterno delle abitazioni. Di solito il materiale di scarto, preventivamente selezionato, è contenuto dentro ad involucri di materiale plastico biodegradabile, per garantire il massimo rispetto per l’ambiente.
Gli operatori solitamente prelevano tali involucri servendosi di veicoli di piccole dimensioni, che passano più volte alla settimana secondo turni prestabiliti e noti alla cittadinanza.
In altri casi, soprattutto per i condomini oppure per strutture ad elevata ricettività (come alberghi, ospedali, scuole, comunità, conventi, eccetera), i rifiuti selezionati ed insaccati vengono introdotti in cassonetti di differente colore, posti nelle vicinanze dell’edificio. Gli addetti provvedono a svuotare tali cassonetti dentro a veicoli di maggiori dimensioni, che passano più di frequente.
Destinazione dei rifiuti
Dopo essere stati prelevati con le differenti modalità esposte sopra, i rifiuti arrivano presso gli impianti dedicati al loro trattamento specifico al fine di essere depurati dall’eventuale presenza di materiali estranei.
Il passo successivo è quello di essere inviati alle industrie di produzione che utilizzano quelli che, secondo le loro competenze, sono diventate delle materie prime “seconde”, ovvero riciclabili.
A tal proposito si sta assistendo ad un notevolissimo incremento del numero di aziende che si dedicano al riciclo dei materiali di scarto. Questo fatto dipende sia da fattori economici, in quanto il costo dei materiali riciclabili è estremamente contenuto, ma anche da fattori ambientali.
Infatti la salvaguardia dell’ecosistema è attualmente un problema molto sentito dalla maggior parte delle imprese, che, a fronte di un’iniziale esborso economico per adeguare i propri cicli di produzione a tali esigenze ecologiche, riescono nel tempo non solo ad ammortizzare le spese iniziali, ma anche a ricavare notevoli vantaggi finanziari.
Motivazioni alla base della differenziazione dei rifiuti
La raccolta differenziata è ormai diffusa su tutto il territorio nazionale per vari motivi:
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- I rifiuti che non vengono separati finiscono nella raccolta indifferenziata il cui destino è quello di confluire presso discariche oppure inceneritori, contribuendo notevolmente ad incrementare l’inquinamento ambientale.
- Il riciclaggio contribuisce al risparmio energetico poiché, recuperando le materie prime dai rifiuti, si diminuisce la loro produzione con un minore dispendio energetico industriale.
- Il riciclo assicura la scomparsa delle discariche a cielo aperto, purtroppo molto diffuse in alcune zone sottosviluppate di molti paesi, questo fatto contribuisce a migliorare le condizioni igieniche ed anche sanitarie dei popoli.
- I rifiuti sintetici che non vengono riciclati, come ad esempio i materiali plastici, provocano numerosi danni all’ecosistema,e, in seconda battuta, anche al clima, provocando pericolosi squilibri ambientali.
- Più diffusa è l’attività del riciclo, maggiore è l’incentivo delle industrie ad impiegare materiali riciclabili, contribuendo ad aumentare i processi di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
- Riciclare i rifiuti è un’azione etica che richiede pochissimo tempo e che serve a preservare la salute sia del singolo che della collettività.
- Eliminando la presenza di materiali di scarto indifferenziato si collabora a proteggere sia la flora che la fauna, la contaminazione della terra e del mare è causa di morte di innumerevoli animali, dai pesci agli uccelli ed ai mammiferi.
- Le risorse ambientali non sono illimitate, ma, se impiegate in maniera sconsiderata, sono destinate ad esaurirsi in breve tempo, mentre il riciclaggio collabora a diminuire il consumo di tali risorse ambientali.
- Attraverso la raccolta differenziata viene agevolato il compito degli operatori ecologici ed il funzionamento dei macchinari usati per la separazione dei rifiuti, con un effettivo risparmio complessivo.
- Il riciclo dei materiali di rifiuto contribuisce a diminuire le emissioni inquinanti dell’ecosistema, con relativi vantaggi a livello ambientale.
- La raccolta differenziata offre nuove opportunità lavorative attraverso la creazione di posti di lavoro finalizzati a tale attività, con evidenti vantaggi economici.
- Nei comuni in cui viene effettuato tale metodo di smaltimento dei rifiuti anche le tasse collegate sono più basse, secondo alcuni sondaggi il risparmio effettivo dei singoli cittadini può arrivare fino al 30%: un altro ottimo motivo per sponsorizzare la raccolta differenziata dei rifiuti.