Storia delle persiane: dai primi esemplari provenienti dalla Persia fino ai modelli fotovoltaici

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Il nome di questo infisso ne testimonia già la provenienza: diversi sono i dipinti di epoca Persiana che li ritraggono.

Furono i mercanti veneziani a importarle in Italia, attribuendosene la paternità, almeno dal punto di vista linguistico, e chiamandole “veneziane”.

Oppure “gelosie”, a ricordare sospetti e timori degli uomini di Persia nei confronti delle proprie consorti, costrette ad affacciarsi alle finestre delle loro dimore solo dietro una “caduta” di lamelle, che di fatto le celavano agli sguardi altrui. 

Le tipologie di persiane presenti sul mercato

Le lamelle inclinate di cui sopra, che lasciano filtrare la luce dall’esterno all’interno, possono essere fisse oppure orientabili.

E non è questa la sola differenza.

Ne esistono infatti diverse tipologie:

  • a libro: con ante sospese impacchettabili o scorrevoli, possono essere ad apertura completa -le ante si aprono del tutto fino ad aderire alle pareti esterne- oppure ad apertura scorrevole -si chiudono fino a 90° rispetto alle mura esterne-
  • a pacchetto:  sono una sotto-categoria di quelle a libro, e sono ideali in caso di ante multiple, potendo arrivare sino ad un massimo di 8 per lato –sia angolari che curve
  • a scomparsa: ottima soluzione salvaspazio, in quanto le ante si aprono attraverso un controtelaio che le fa scorrere all’interno della parete, richiedono però un notevole lavoro murario e quindi sarebbe meglio prevederle sin dall’inizio della progettazione/ristrutturazione
  • alla genovese: sii tratta di ante a battente suddivise in due parti, di cui quella inferiore (la famosa gelosia già citata) può aprirsi verso l’esterno in maniera da regolare la qualità di luce che si desidera far filtrare
  • elettriche: sia la versione scorrevole che quella a battente possono essere movimentate elettricamente attraverso telecomandi appositi (tasti manuali posti accanto alle finestre o attraverso app da smartphone)
  • blindate: caratterizzate da sistema antisfondamento delle ovaline, rafforzamento in lamiere di acciaio del telaio, rostri antistrappo e traverso realizzato in base all’altezza richiesta, regalano il massimo isolamento termico e acustico insieme alla sicurezza anti-effrazione.

I punti di forza delle persiane

Già da quanto detto, emergono quelli che sono i vantaggi delle persiane:

  • elevato grado d’isolamento, anche sul piano acustico, soprattutto in abbinamento a infissi di buona qualità
  • migliore coibentazione, agendo da barriera nei confronti del caldo e del freddo
  • maggiore sicurezza, grazie ai modelli blindati che presentano catenacci movimentati da un maniglione dotato di chiave di sicurezza oppure di cilindro europeo completo di tessera anticopia
  • grande comodità: grazie all’elettrificazione e ai comandi a distanza. 

I materiali delle persiane: le evoluzioni e quelli maggiormente utilizzati

Dai tempi delle prime persiane realizzate in Iran (anche se a dire il vero il territorio dell’impero persiano era più ampio dello stato odierno), ne sono cambiate di cose!

Sia perché le evoluzioni tecnologiche hanno permesso, come visto, di implementare una gamma di tipologie molto ampia, atta a soddisfare le più disparate esigenze/richieste sia estetiche che funzionali, ma anche in merito ai materiali.

Così, se inizialmente quelli più utilizzati sono stati il ferro e il legno, in seguito, attorno al 1850, sono apparse le prime persiane in alluminio, apripista di altri materiali oggi notevolmente diffusi come il PVC e l’acciaio zincato.

L’amore per il legno non è certo sparito, soprattutto in certi contesti abitativi, ma prima di sceglierlo bisogna essere coscienti di almeno due aspetti:

  1. esiste legno e legno: il massimo beneficio lo si ottiene con legni stabilizzati, che impediscono deformazioni o deterioramenti durante la costruzione e il montaggio
  2. le persiane in legno necessitano di cure e manutenzione.

I prodotti in PVC, invece, sono meno costosi, sono termicamente isolanti, affidabili e versatili, ignifughi, resistenti agli agenti atmosferici.

Le persiane in alluminio, oltre ad essere leggere, resistenti e maneggevoli, sono acusticamente isolanti (trattandosi di un materiale fonoassorbente). 

Ovviamente la scelta del materiale dipende da una serie di variabili, tra cui l’esposizione dell’infisso al sole e agli altri agenti atmosferici, la maggiore o minore estensione del serramento, il numero di ante a cui apporre le persiane, e anche il budget a disposizione, i desiderata in termini estetici, etc.

Il futuro delle persiane: le persiane fotovoltaiche

Parlavamo di evoluzione tecnologica, e queste ne sono un esempio lampante.

Si tratta delle persiane fotovoltaiche.

Sembrano simili a quelli tradizionali, ma in realtà la superficie esterna delle lamelle è ricoperta da celle fotovoltaiche in silicio policristallino.

L’inclinazione delle alette, che deve garantir la posizione di massimo rendimento, può avvenire manualmente oppure, nei migliori modelli, tramite un meccanismo di rotazione automatica, che lascia la parte fotoattiva sempre esposta al sole.

Le persiane fotovoltaiche producono direttamente corrente continua, immediatamente disponibile per alimentare gli elettrodomestici e dispostivi domestici.

Il surplus di energia necessaria al funzionamento può essere prelevata dalla rete – ad esempio durante le ore notturne in assenza di sole.

Restano quindi inalterati tutti i potenziali positivi di questo tipo di serramenti:

  • l’ombreggiamento e il raffrescamento durante le ore di massimo soleggiamento
  • il proficuo utilizzo dell’energia derivante dai raggi solari alla massima intensità
  • la salvaguardia della propria intimità
  • la difesa degli interni da pioggia, vento e altre intemperie
  • l’adattabilità anche a serramenti di grandi dimensioni.

Facciamo adesso un’approssimativa stima economica, rapportandola all’impiego dei più comuni elettrodomestici casalinghi:

  • per la lavatrice ne occorrono 40, per circa 65 euro
  • per il frigo 50, spendendo circa 80 euro
  • per un condizionatore 145 celle, con una spesa di circa 250 euro.

Dunque, a monte va effettuato uno studio che permetta di capire chiaramente il numero di elementi da inserire a seconda della richiesta energetica dell’appartamento.

Ricordando che anche le persiane fotovoltaiche, come tutti i sistemi di alimentazione green, possono usufruire delle detrazioni 50% previste per le ristrutturazioni.