Conseguito un diploma presso un liceo o un istituto tecnico o professionale, è tempo di pensare al proprio futuro, che passa inevitabilmente attraverso le scelte che verranno compiute da parte di uno studente.
Si tratta di una fase molto delicata, dal momento che, sulla base di questa scelta, si potrebbe determinare molto a proposito del lavoro che si compirà per la maggior parte della propria vita. Una scelta sbagliata non è assolutamente compromettente, per quanto tenda a rallentare alcune fasi del proprio processo di avvicinamento al futuro, soprattutto in termini di anni che trascorrono per gli eventuali corsi di studio che si scelgono.
Effettivamente, però, non tutti sanno quale sia il ventaglio delle possibilità che hanno, concluso un insegnamento liceale: naturalmente, in base al tipo di percorso che è stato seguito nell’ambito delle scuole superiori, le differenze si pongono in essere automaticamente, soprattutto relativamente all’inserimento nel mercato del lavoro.
Date queste premesse, dunque, è importante considerare quali possono essere tutte le possibili scelte per il proprio futuro, rispondendo ad una domanda: cosa fare dopo il diploma?
Scegliere un corso di studi universitario
La prima scelta, statisticamente seguita dalla maggior parte degli studenti che completano il proprio percorso alle scuole superiori, e quella di un corso di studi universitario.
Naturalmente, tantissimi studenti, nello scegliere quale sia la scuola superiore appartenente alle proprie possibilità e passioni, sanno già che andranno incontro ad un possibile percorso universitario futuro, per quanto non sia certamente obbligatorio: chi sceglie un liceo, ad esempio, sa di non ottenere una formazione professionale tale da potersi inserire immediatamente all’interno del mercato del lavoro, dunque c’è bisogno di specializzarsi con la scelta corretta di una facoltà universitaria, a meno che non si abbiano delle possibilità alternative.
La scelta di un’università non è semplice, per cui ci si orienta, attraverso delle fasi che avvengono già a margine del proprio percorso di studi liceale, cercando di comprendere quale sia la facoltà più adatta alle proprie esigenze, quale il corso di studi che più si avvicina alle proprie passioni e, soprattutto, quale realtà universitaria sia effettivamente accessibile, trattandosi di sistemi autonomi che possono essere anche privati o parastatali, presentando un bagaglio di tassazione certamente più elevato rispetto a quello dell’iscrizione ad un liceo o un istituto professionale. Terminata la propria fase di studi all’università, a sua volta bisognerà scegliere se proseguire con studi specialistici e orientarsi verso un dottorato di ricerca o fermarsi e specializzarsi altrove.
Inserirsi nel mercato del lavoro
Come detto precedentemente, chi frequenta un istituto professionale ha già una strada più concreta, davanti a sé, relativa al tipo di lavoro che segue il percorso di studi realizzati: naturalmente, anche in questo caso non si parla di obblighi o di strade spianate, quanto più di indirizzi che, potenzialmente, possono verificarsi in quanto tali.
Chi frequenta un Istituto nautico sa che potrà lavorare nell’ambito dei collegamenti attraverso navi, mentre chi sceglie un istituto tecnico potrà lavorare in un settore aziendale o relativo a figure professionali più esperte, con possibili specializzazioni future che avvengono in ambito di tirocinio. In questo caso, dunque, per molte persone non c’è neanche troppo da scegliere, se non nelle definizioni specifiche della macro area che appartiene al proprio lavoro.
Scegliere dei corsi professionali
è questo l’interrogativo da parte di tantissime persone che, qualora non volessero proseguire con l’università, potranno fare affidamento a corsi professionali per ottenere una formazione specifica, immediata e completa, in base alle esigenze che si hanno e che vengono richieste dal mercato di riferimento, soprattutto relativamente ad alcuni studi come quelli infermieristici, di marketing, di insegnamento, competenze digitali e tanto altro.